Ascoltare con il cuore

Ascolta con il cuore: 6 passi per una comunicazione che fiorisce

Immaginati in un campo di fiori. Il sole splende, le farfalle svolazzano, e tu sei immerso in un profumo inebriante. Ad un tratto, noti un piccolo germoglio che spunta timidamente dal terreno. Se vuoi che diventi un fiore rigoglioso, devi prenderti cura di lui con delicatezza e attenzione.

Lo stesso vale per la comunicazione. Ascoltare con il cuore è come nutrire il germoglio della comprensione reciproca. E proprio come il germoglio, la comunicazione cresce e si sviluppa in 6 livelli:

1. Percezione sensoriale: Sintonizzati sul non verbale. Osserva i gesti, le espressioni e il tono di voce dell’altro. Come un pittore che coglie le sfumature di un tramonto, immergiti nei dettagli per creare un quadro completo.

2. Ascolto verbale: Presta attenzione alle parole, al ritmo del discorso e al significato che si cela dietro di esse. Decodifica le idee e le emozioni come un detective che risolve un enigma affascinante.

3. Comprensione profonda: Vai oltre le parole e immergiti nel punto di vista dell’altro. Ascolta con il cuore per cogliere i valori, le paure e i desideri che guidano le sue parole. Come un esploratore in una terra sconosciuta, avventurati nei sentieri del suo animo per scoprire nuovi orizzonti di comprensione.

4. Dialogo costruttivo: Affronta le divergenze con rispetto e apertura mentale. Non cercare di imporre il tuo punto di vista, ma confrontalo con l’altro in un dialogo sincero e costruttivo. Immaginate di essere due alpinisti che scalano la stessa montagna: insieme, potete raggiungere la vetta più alta.

5. Scambio reciproco: Condividi idee, esperienze e punti di vista con generosità. Lasciati arricchire dalla diversità e apri il tuo cuore a nuove possibilità. Come due fiumi che si incontrano, create un corso d’acqua più grande e potente.

6. Sinergia e intesa: Raggiungete un’unione di intenti, dove le vostre individualità si fondono in una visione comune. Come due musicisti che suonano in armonia, create una melodia che risuona nelle vostre anime.

Padroneggiare questi 6 livelli significa coltivare una comunicazione positiva e costruttiva. Ascoltare con il cuore non solo permette di creare relazioni più profonde, ma favorisce anche l’influenzamento positivo degli altri. Non si tratta di “spingere” le proprie idee, ma di “attirare” l’altro verso una comprensione comune, esplorando e comprendendo il suo punto di vista.

Ascolta con il cuore, e la tua comunicazione fiorirà come un giardino rigoglioso. I semi della comprensione, del rispetto e dell’amore germoglieranno, creando un’oasi di armonia e di intesa.

Ricorda:

  • La comunicazione è un processo, non un evento. Ci vuole tempo, pazienza e dedizione per coltivare relazioni profonde.
  • Non esistono due persone uguali. Abbraccia la diversità e apri il tuo cuore a nuove possibilità.
  • Ascoltare con il cuore è un atto d’amore. Dimostra all’altro che tieni a lui e che sei disposto a metterti nei suoi panni.

Inizia oggi stesso a coltivare la tua comunicazione con il cuore! I frutti che ne otterrai saranno inestimabili.



Ascoltare con il cuore

Vari tipi di ascolto

L’ascolto efficace permette alle persone di riconoscere i punti di vista altrui e avvicinarli nella comprensione dei reciprochi bisogni, cosi che perlomeno ci sia più verità nella comunicazione.

Ascolto Empatico

A livello empatico, chi ascolta si astiene dal giudicare chi parla e si mette nei panni dell’altro, tentando di vedere le cose dal punto di vista dell’interlocutore.

Alcune caratteristiche di questo livello includono l’atteggiamento consapevole, attendo e presente, confermando e rispondendo, non lasciandosi distrarre, ponendo attenzione a tutta la comunicazione di chi parla, incluso il linguaggio del corpo, essendo empatici con i sentimenti e i pensieri dell’altro, sospendendo i propri pensieri e “sentendo di dare solo attenzione all’ascolto.

Ascolto intermittente

Le persone a questo livello di ascolto, stanno alla superficie della comunicazione e non capiscono i significati più profondi di ciò che si dice. Esse cercano di sentire che cosa sta dicendo chi parla, ma fanno poco sforzo per capire l’intenzione di chi parla.

Questi ascoltatori tendono ad ascoltare logicamente, interessati più al contenuto che al sentimento, e rimangono emotivamente staccati dalla conversazione.

L’ascolto a questo livello porta incomprensioni pericolose perché chi ascolta è concentrato solo superficialmente su ciò che si dice. A questo livello, chi parla può essere indotto a un falso senso di essere ascoltato e capito.



Ascolto passivo

Chi ascolta passivamente ascolta a scatti, sintonizzandosi alternativamente sulla conversione poiché consapevole degli altri, e presta poca attenzione, sopratutto a se stesso.

Sono quelle persone per cui la discussione è un pretesto per parlare. Chi ascolta a questo livello è un ascoltatore passivo senza reazioni. Spesso finge attenzione mentre pensa ad altro, formula giudizi, replica o consiglia, prepara ciò che vuole dire dopo.

Sono i tipici ascoltatori dallo sguardo assente!
Per capire meglio l’andamento del discorso, esistono dei suggerimenti individuando i possibili atteggiamenti che le persone attivano nella vita.

L’atteggiamento principale influenza il modo secondo il quale l’individuo pensa, agisce ed entra in rapporto con gli altri. La relazione ha due poli: l’individuo e l’altro (persona o situazione) e ciascuno dei due poli può essere vissuto come positivo (*) o come negativo (-).

Avremo quindi quattro combinazioni di posizioni esistenziali:

L’atteggiamento ++:

è del tipo “Accetto me, accetto l’altro, qual è il problema? Risolviamolo”, è un atteggiamento verso la vita a connotazione realistica, positiva e concreta.

L’atteggiamento +-:

è caratterizzato da una valorizzazione di sé e da una svalutazione dell’altro: E’ tutta colpa tua!”, e rileva un atteggiamento verso la vita improntato all’aggressività, alla ricerca del potere ecc…

L’atteggiamento -+:

è caratterizzato dallo svalutamento di sé e dalla valorizzazione dell’altro: “E’ tutta colpa mia!”, e presuppone una dipendenza dall’altro ritenuto più forte, più potente.

L’atteggiamento –:

presuppone una svalutazione di se ed una svalutazione dell’altro: “Non si può fare niente”, rappresenta la sfera della rassegnazione e della depressione.

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