Difendersi dalle provocazioni verbaliDifendersi dalle provocazioni verbali

Difendersi dalle provocazioni verbali

Uno dei tanti errori che ho riscontrato nelle mie esperienze interpersonali è quello di convincersi che il modo migliore per combattere eventuali provocazioni verbali di qualcuno è quello di voler cambiare il nostro “persecutore”, così cambiando il modo di fare di chi ci attacca, non avremmo più il problema di affrontarlo.

Ma quanti sono mai riusciti a cambiare il carattere di qualcun altro?!?

Figuriamoci poi di un perfetto sconosciuto, che potrebbe essere anche un collega, sempre di sconosciuto si tratta, lo conoscete, sapere la motivazione per cui si comporta in un certo modo verso di voi?

Difendersi dalle provocazioni verbali
Difendersi dalle provocazioni verbali

Normalmente chi vi attacca è perché si sente più deboli di voi e non il contrario, attacca per comprendere quanto pronti siete nel rispondere, oppure per capire che carattere avete o come reagite, così da svelare in poco tempo e in maniera assolutamente dettagliata chi siete e come vi relazionate con il prossimo.



Immaginate se poi il “simpaticone” in questione effettua questo stratagemma da anni, sarà diventato bravissimo…fino a quando però non incontra chi sà metterlo a suo posto, chi non cade tranello dei suoi trabocchetti, chi gli sa rispondere a modo, e chi fa dei suoi attacchi la propria arma vincente, girando la frittata alla grande!!!

Sapete cosa rende già perdenti, chi non riesce ad affrontare con freddezza tali provocazioni, chi normalmente vorrebbe rimanere lontano dal mondo, chi si dice tutte le mattine io mi faccio i fatti miei ma perché non se lo fanno anche gli altri…infondo chi è PERMALOSO!

Essere permalosi logora, non permette di affrontare al meglio gli attacchi esterni, essere permalosi genera una miriade di “film” in testa che però non verranno mai riprodotti dal vero.

Perché farsi rovinare la giornata per colpa di un “cretino” che per rendersi importante deve per forza stimolare il proprio ego ridicolizzando quello degli altri, state pur certi che se fate il suo gioco, non abituato a rispondere ma solo ad attaccare lo lascereste sicuramente senza parole, incredulo, comprendendo voi a quel punto gli atteggiamenti studiandone i vari aspetti.

Non si deve sempre subire, in questa vita…cercate di imparare dagli altri, quando voi per carattere vi sentite intimiditi.



Smettete di voler fare degli altri persone migliori, usate le vostre energie vitali nel vostro senso dell’umorismo, cercate di trarre più divertimento dai difetti altrui, ridere vi mantiene giovani, facilita la digestione, giova al sistema cardiocircolatorio, favorisce il flusso delle energie e illumina il vostro.

La pelle appare più morbida e luminosa, i capelli appaiono più lucidi e risplendono fino alle punte…

L’energia che vi sentirete vi avvolgerà tutto il corpo risplendendo in voi e con voi!

Ma poi alla fine voi cosa avete meno di uno sbruffone, che magari a casa è l’uomo più solo del mondo, e che si fa vedere l’uomo più ben voluto solo perché sa prendere in giro gli altri…

Sfruttare il potere dell’umorismo, il modo migliore è liberare il vostro lato più pazzo che ognuno di noi ha dentro, solo ormai ben chiuso da una corazza ben costruita negli anni…

Il giullare si nasconde in ognuno di noi è parte della nostra anima ed è in grado di cogliere l’aspetto comico anche nelle situazioni più drammatiche.

I Palloni gonfiati che tentano di spiegarvi come va il mondo

Come mai sono tanto difficili da trattare?

L’arrogante cerca di apparire migliore e più importante di chi gli sta di fronte, mettendo l’altro in posizione di inferiorità…lui crede
Sono solo spacconi interessati solo a farti sentire inferiore…



Con li suo comportamento l’arrogante manda all’altro il messaggio: “Io ti sono superiore. Io sono più importante e migliore di te. Per questo posso trattarti dall’alto al basso. Non sono obbligato a essere gentile con te, ma tu lo sei con me. Non devo preoccuparmi di te. Tu, invece, devi essere al mio servizio”.

Questi segnali provocano un ‘enorme resistenza in colui che in quel momento si sente in inferiorità. Chi viene spinto così in basso vuole a tutti i costi salvare la propria autostima.
E’ la maggior parte delle persone lo fa disprezzando a sua volta la persona arrogante.

Vi ricordate che vi ho detto di essere sempre allegri sopratutto in questi casi, e perché, non c’è niente da ridere invece si…uno perché spiazzate, due perché l’arrogante si sente preso in giro, con vostra grande soddisfazione, ai loro occhi vi vedranno persino compiaciuti perché a voi lo sbruffone è ridicolo e vi fa anche ridere.

Tutta quell’aria di superiorità, ovviamente, non è che una maschera, una sottile facciata sulla quale sta scritto: “Vedete quanto sono in gamba?”. Dietro invece si nasconde un grande complesso di inferiorità che non vogliono far apparire.

Alla fine se ci pensate è come se fosse un bambino che sale sulla sedia e guardando gli adulti grida: “sono più alto di voi!”.



Di certo la sedia non lo fa crescere ma il suo ego lo convince del contrario, giorno dopo giorno anno dopo anno, magari si convincerà che con l’arroganza di crearsi un personaggio intorno lo farà diventare sempre più di chi ha intorno, ma sapendo questo saprete sicuramente smontare il suo illusorio castello di carte…

Pensa che l’arrogante vuol farci credere che è più alto di noi solamente mettendosi in piedi su una sedia… a me fa ridere…e gli riderei anche in faccia hahahah

Spesso mi sento dire che l’arroganza non fa ridere, ma ferisce dentro

Assolutamente, ma vediamo un esempio che vi farà finalmente vedere le cose in altro modo, quando lavoravo nel mio negozio di informatica a Roma, la maggior parte dei miei clienti si faceva ben consigliare da me, in quanto sicuramente più esperto di loro, dico sempre ad ognuno il proprio lavoro, ma come in tutte le cose, anche li c’erano dei clienti piùttosto sgradevoli.

Un  giorno mi capitò una situazione al quanto particolare entrò in negozio un tipo tutto giacca e cravatta con una bellissima tipa a fianco, e mi chiese un computer super performante il meglio del meglio, iniziò a dirmi terminologie particolari che nemmeno su Marte secondo me avevano mai sentito, il che mi fece ridere, poi con tono arrogante mi disse che lo voleva anche molto velocemente e che lui non aveva tempo da perdere.

Certo con la tipa a fianco gli volevo proporre modi per perderne di tempo…in ogni caso dopo un pò ha iniziato ad essere anche al quanto fastidioso con i suoi toni, anche perché li in negozio non c’erano solo loro due ma erano presenti anche altri clienti, se mi fossi offeso ed impermalosito, che facevo lo trattavo male perdendo una ottima vendita?

Quando facevo arti marziali ho imparato a schivare il colpo e a sfruttare la spinta dell’attaccante prendendolo e tirandolo verso di me facendolo inciampare, così ho fatto a livello verbale, portandolo proprio dove voleva lui, in realtà dove volevo io, iniziandolo a caricare di complimenti, rafforzandolo nelle sue parole saccenti, esagerando anche, dicendogli che era davvero in gamba, che era un grande, e più lo facevo più ridevo hahahah, ci mancava che facessi anche l’inchino, alla fine una volta mostrato il conto ha fatto una faccia, quasi ha sbiancato, ma alla fine chi ci ha rimesso è stato solo lui, non poteva più tirarsi indietro nella mia rete c’era finito alla grande!!!



Spero che la mia esperienza vi sia stata utile, ciao Lorenzo

Ciò che avete letto sono osservazioni ed apprendimenti da me dedotti sullo studio, sulla lettura di libri, su informazioni colte sul web da vari siti dedicati, dell’argomento, per me molto interessante, come in generale la mente umana, messo a vostra disposizione per puro carattere di condivisione, non vogliono essere per alcun motivo una base di studio scientifico.

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