Leggere il pensiero per capire chi abbiamo davanti

Leggere il pensiero per capire chi abbiamo davanti

Per comprendere il pensiero di una persona è importante capire che esistono diversi elementi relativi alla voce:

  • La persona parla a voce troppo alta?
  • La voce della persona è tremula o scossa?
  • La voce ha un tono troppo alto?
  • La persone parla a voce così bassa che è difficile sentirla?
  • Quando parla, la persona è concitata o invasata?
  • La persona parla troppo in fretta?
  • La persona sembra agitata o arrabbiata?
  • La persona ha un tono irregolare, discontinuo, forzato?
  • La persona carica suoni quando comincia a parlare e durante la conversazione?
  • La persona sibila e ha un tono nasale anche se la mascella si muove mentre parla?
  • La persona scende di tono alla fine delle frasi rendendo difficile sentirla?
  • La persona sibila e ha un tono nasale e quasi non muove la mascella mentre parla?
  • La persona ha un tono aspro e stridulo?
  • La persona ha un tono monotono, noioso, spento?
  • La persona ha un tono sdolcinato con un’inflessione esageratamente superficiale?
  • La persona parla deliberatamente con lentezza ed enfatizza esageratamente le parole quando le pronuncia?
  • Il tono della voce ha la tendenza a salire alla fine delle frasi?
  • La persona parla a voce studiata, in pò sexy?
  • La persona ha una voce profonda, ricca, piena di entusiasmo?
Leggere il pensiero per capire chi abbiamo davanti
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Il tono della voce, come specchio dell’anima

Il tono della voce di una persona può far capire quello che accade a livello psicologico.
Galento, l’antico medico greco, disse una volta: ” La voce è lo specchio dell’anima”, e aveva ragione. La voce è un misuratore di come vi sentite con voi e con il resto del mondo. Quello che pensate e sentite emerge in genere attraverso i toni che producete e la voce che scegliete.
Così se il nostro intento è quello di stabilire le caratteristiche di una persona è essenziale analizzare il suo tono di voce e quello che dice per arrivare alla verità relativa a quell’individuo. Perciò, analizzare il fraseggio verbale è la base per aiutare a determinare il profilo della personalità.

Il suono della voce è un eccezionale rivelatore dello stato d’animo, della salute mentale e, cosa che più ci interessa, di come si sente la persona nei vostri riguardi.

Facciamo un esempio, se Giovanni dice in maniera “incolore”, “ti telefono presto”, con tono discendente, verso la parola “presto”, Federica capisce che probabilmente Giovanni non la chiamerà.
Sicuramente è il loro primo ed ultimo appuntamento.



Quello che passa nel cuore e nella mente si riflette solitamente nella voce e una volta che avrete imparato a leggere le sfumature vocali ne trarrete immediato vantaggio nei rapporti interpersonali.

Per esempio, se vi accorgete dal tono che qualcuno è di cattivo umore potreste decidere di fare marcia indietro rivolgendovi alla persona con un tono più caldo e affettuoso oppure potreste desiderare di affrontarla e chiedere se va tutto bene con il risultato  che l’interessato potrebbe avere voglia di aprirsi con voi e svelarvi il motivo della sua collera.

La vostra sensibilità in questo caso vi avrà permesso di individuare un’emozione negativa dagli indizi vocali mettendovi in grado di aprire nuovi canali di comunicazione.

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Il suono della voce non mente

La voce e quindi il suono della stessa è il canale attraverso il quale i pensieri e i sentimenti più intimi vengono convogliati all’esterno.

Dal momento che essa è connessa alle aree del cervello , dove avvengono le emozioni, è difficile controllare i cambiamenti della voce quando si presentano le emozioni, ed essendo questi due elementi assolutamente legati non c’è da meravigliarsi che per persone assumono un tono disperato o frustrato quando sono infelici.

Al contrario, quando sono felici, la voce sarà vivace ed avrà un ritmo in crescendo.
Facciamo un esempio:

Umberto dice a Saverio con tono triste e monotono: “Oh sono felice per te, davvero”, non c’è nessuna allegria ne eccitazione per la sua affermazione, è evidente che ciò che prova non è veramente entusiasmo, ma è una frase di circostanza.

Le ricerca in campo dimostrano che le caratteristiche della personalità e la percezione di un individuo sono dedotte dallo schema vocale e lessicale.

Chi ha una voce squillante viene percepito come una persona intelligente, simpatica, popolare e di successo. Viene inoltre riconosciuto come una persona più amichevole, più seducente, empatico e credibile.

Si è più invogliati ad aiutarlo e meno propensi a giudicarlo.

Le persone che soffrono di deficit del linguaggio stimolano sensazioni negative e nessuna accettabilità sociale. Per fare un esempio, sebbene le donne che hanno problemi nella pronuncia dei suoni “s” e “z” fossero viste come carine, venivano in passato, giudicate come meno intelligenti e meno competenti delle loro simili senza difetto.

Quelle con voce alta venivano percepite come meno piacevoli e più ostentatrici di quelle con la voce più morbida. Numerose ricerche hanno esplorato gli effetti della voce in relazione all’apparenza estetica.

Uno studio ha provato che coloro che balbettano o pronunciano le parole in maniera confusa vengono percepiti più negativamente di coloro che non lo fanno, indipendentemente dal loro aspetto fisico.

Allo stesso modo, è stato dimostrato che la percezione di una voce nasale si intensifica quando qualcuno ha il volto sfigurato, allo stesso modo uno studio sugli effetti estetici sul linguaggio in pazienti con anomalie oro facciali, dimostra che il modo di parlare influisce significatamente sul modo in cui una persona si manifesta o si presenta agli altri.

Un individuo con anomalia facciale ma con voce ben impostata viene percepito come più attraente di qualcuno che ha problemi con la propria voce. Al contrario, chi a prima vista sembra attraente risulta poi in seguito non più attraente per la sua distorsione vocale.

Quanti di noi hanno visto in mezzo alla gente lo sconosciuto o la sconosciuta perfetti e hanno visto crollare le proprie illusioni dopo averli sentiti parlare?

Quella ragazza così carina con la voce profonda alla Jessica Rabbit o quell’uomo con la voce stridula da imbranato non fanno di certo per noi. Anche se sembra superficiale come atteggiamento è la realtà, che piaccia oppure no.

Voi vi chiederete il perché? Perché la percezione del modo di vocalizzare è un’esperienza neuro biologica. La gente reagisce al suono in modo viscerale, o piace o non piace. O la accettano o non possono sopportarlo. Questo è vero anche per i suoni che amiamo noi verso gli altri.

Freud osservava che i pensieri più intimi di una persona vengono in genere manifestati secondo un tono di voce o uno schema lessicale.

Queste osservazioni sono state confermate oggi dai ricercatori che, hanno studiato la relazione tra voce e tratti della personalità.

Sappiamo tutti che quando le persone non esprimono internamente le loro emozioni o cercano di mascherarle o negarle, quello che accade è di manifestare agitazione emotiva dentro di  loro, si manifestano emicranie, male di schiena, dolori di stomaco, problemi cutanei, ulcere, e anche disturbi cardiaci.

In genere possiamo percepire la tensione interiore causata da turbamenti inespressi dal tono della voce di una persona.

La voce è spesso senza emozione, c’è una tensione nel muscolo vocale e il tono spesso si rompe.
Gli indizi vocali derivano dalla qualità del tono della voce e dagli schemi vocali. Che stiate parlando con qualcuno faccia a faccia, o al telefono, esistono caratteristiche che possono aiutarvi a farvene una rapida idea.

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Esistono delle eccezioni sull’analisi vocale

Per alcune persone il codice vocale non è direttamente connesso con la loro personalità o i loro stati emotivi o psicologici, ma sono dovuti a qualche eredità genetica o a qualcosa che hanno imparato da piccoli.

Ad esempio una persona può aver sviluppato scarse abitudini di linguaggio per la mancanza di modelli di comportamento e abitudini.

Un bambino può parlare a voce alta e strillare ai suoi compagni o ai suoi animali per emulare un genitore che si rivolge a lui con quel tono.

D’altra parte il bambino potrebbe avere problemi auditivi che lo obbligano a parlare a voce alta o essere soggetto a una condizione vocale che rende necessario sforzare le corde vocali per ottenere il suono che risulta quindi troppo alto.

Condizioni Neurologiche

Può capitare che particolari condizioni neurologiche possono contribuire a far parlare in modo nasale con voce tremula o ad avere un tono difficilmente udibile, lento e faticoso.

Le persone con altre condizioni neurologiche che rendono difficile il coordinamento del loro meccanismo di respirazione con quello vocale, possono mostrare improvvisi innalzamenti del livello sonoro con cadute alla fine della frase tali che non si riesce a capire quello che dicono.

Alcune forme di balbuzie dipendono da interessamento neuro motorio associato a specifiche condizioni.

Malformazioni della mascella

La malformazione della mascella o la malocclusione dentale possono causare problemi di posizionamento della lingua, dicorrettezza della deglutizione e balbuzie.

Problemi auditivi

Un disordine auditivo può contribuire alla errata pronuncia dei suoni di “r”, “s” e “z”. Un problema auditivo può anche causare l’impiego di un tono sommesso, dal momento che il soggetto potrebbe soffrire di sordità neurosensoriale.

Problemi dentali e orali

Alcune persone borbottano o hanno un suono nasale perché sono consapevoli della forma e delle condizioni della loro dentatura, così che non aprono del tutto la bocca per pronunciare in modo corretto.

Possono presentare un suono nasale i soggetti affetti da schisi del palato duro o di quello molla alla radice della bocca o che hanno un’insufficienza velofaringea, a causa della quale la faringe non entra in contatto con il palato molle quando il soggetto parla.

Accenti, dialetti e cultura

La pronuncia nasale può avere anche motivazioni di origine regionale, per esempio quella meridionale, del sud, del centro o del nord Italia. Parlare velocemente potrebbe essere una connotazione culturale.

Relazioni anatomiche, fisiologiche e patologiche

La raucedine può essere dovuta a sviluppo di polipi e noduli sulle corde vocali, o ad altre patologie. Si può anche verificare una seria irritazione e un ispessimento delle corde vocali dovuto all’uso intensivo di alcool o sigarette.

Una voce balbettante può derivare dal restringimento a scopo protettivo degli organi della fonazione in conseguenza di un doloroso disagio nel parlare.

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Droghe

I soggetti che assumono determinati narcotici sono noti per manifestare un tipo di qualità vocale discontinua, combinata con scoppi di rumorosità inadeguata che indicano una mancanza di coordinazione tra i meccanismi respiratori e quelli fonatori.

Le persone che assumono droghe e coloro che assumono farmaci per stabilizzare l’umore possono avere la tendenza a parlare lentamente o a fare pause prima di proseguire.

L’uso di barbiturici o eroina può produrre un modello di linguaggio lento e faticoso, mentre le anfetamine e la cocaina creano un eloquio straordinariamente vivace.

Le droghe come la cocaina danneggiano la mucosa interna, cioè il rivestimento delle cavità nasali, che permette all’aria di uscire, con una conseguenza suono nasale.

E’ importante prendere in considerazione anche questi aspetti prima di stabilire qualsiasi tratto della personalità e il comportamento.

Avete letto il mio articolo “Leggere il pensiero per capire chi abbiamo davanti“.

Ciò che avete letto sono osservazioni ed apprendimenti da me dedotti sullo studio, sulla lettura di libri, su informazioni colte sul web da vari siti dedicati, dell’argomento, per me molto interessante, come in generale la mente umana, messo a vostra disposizione per puro carattere di condivisione, non vogliono essere per alcun motivo una base di studio scientifico.

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